Renzi stai poco sereno

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Per lanciare la campagna elettorale del candidato PD Mattia Palazzi alle comunali di Mantova, il presidente del consiglio Renzi domenica mattina si è recato in visita alla città lombarda. Intervistiamo un compagno dell’associazione eQual, per rilanciare il presidio indetto al fine di dare il benvenuto a Mr. Jobs Act nella città con il tasso di disoccupazione più alto della regione. Una chiamata che è stata raccolta sia da chi lotta all’interno dei posti di lavoro sia dai comitati che si pongono sul piano del sociale, con l’obiettivo di andare a rompere il circo mediatico con cui Renzi si circonda per sbandierare un consenso tanto conclamato quanto fittizio.

Di seguito l’audio dell’intervista e il comunicato di eQual

mantova 18apr

LA PIAZZA DEL CONTRO-COMITATO DI ACCOGLIENZA GRIDA: RENZI STAI (poco) SERENO!

Più di cento persone hanno partecipato al presidio organizzato per dare il “benvenuto” al Presidente del Consiglio, Matteo #Renzi. Per la prima volta dopo anni, un numero di manifestanti significativo per una piccola città si è radunato per contestare direttamente il capo di un Governo e le sue scelte politiche, economiche e sociali; un fatto storico se si considera la “tradizionale” cultura politica di Mantova.

Lavoratori, disoccupati, studenti, donne e uomini italiani e non: queste le categorie sociali unite oggi in piazza Cavallotti per dimostrare che dietro gli annunci, le comparsate televisive e i tweet di Renzi c’è il nulla. Striscioni e cartelli che non sono fatti per i “salotti buoni” ma che parlano la lingua di chi sta pagando la crisi. Perché il #JobsAct peggiora e peggiorerà la vita di milioni di persone italiane e immigrate che ogni giorno fanno i conti con precarietà e sfruttamento. Perché privatizzazioni e nuovo cemento sono il gran regalo a multinazionali e grandi imprenditori offerto dal decreto “Sblocca-Italia”, mentre sprechi come il #TAV e la vergogna nazionale dell’#Expo costano decine di miliardi di euro provenienti dalle nostre tasse. Perché un governo che accetta gli ordini della BCE e taglia sullo stato sociale, sulla sanità e sull’istruzione, sta portando il paese verso il baratro, alla faccia della #buonascuola.

Renzi, come di consueto, è dovuto entrare e uscire da un ingresso secondario per evitare la pesante contestazione.

Nonostante le difficoltà e il poco tempo a disposizione, siamo riusciti ad organizzare la manifestazione e siamo orgogliosi del risultato ottenuto (e per nulla scontato). Ringraziamo tutte e tutti quelli che hanno partecipato: oggi si è potuto vedere che tra il Berlusconismo 2.0 di Renzi e l’estrema destra di #Salvini, si può e si deve costruire una alternativa che parte dal basso e dai bisogni reali delle persone.