NoTav. Rifiutati gli obblighi di firma e i domiciliari.

A seguito della nuova ondata di arresti e misure cautelari per 23 attivisti del movimento NoTav, alcuni di loro hanno deciso di non accettare più di farsi intimidire dalla repressione statale, rifiutandosi di sottostare alle misure restrittive. Una di loro è Nicoletta Dosio con cui entriamo in collegamento dalla Rabbia del Sabato Sera per un’ intervista. La posizione è netta, nè lei nè gli altri compagni che hanno deciso di praticare questa risposta sono più disposti a sottostare alle manovre manettare che la magistratura torinese sta adoperando con l’intento di fiaccare e decimare la lotta NoTav. Non è riuscendo ad adeguarsi alle situazioni a cui li costringono, ci spiega Nicoletta, che si fermerà la repressione del movimento, ma costringendo questura e magistrati a prendersi la responsabilità delle accuse, sempre più ridicole, che rivolgono loro.

Questa risposta mette in discussione una pratica che sempre più spesso sta venendo adoperata in tutta Italia per togliere compagni dalle lotte tramite misure preventive. Il movimento, grazie alla determinazione e alla fermezza dei suoi attivisti, ha preso la sua posizione ed ora è pronto a ricevere la reazione della controparte, a testa alta.

Di seguito l’intervista