Mestre risponde all’attacco fascista al Tuttinpiedi

Nel pomeriggio di sabato 13 gennaio circa 200 persone si sono ritrovate di fronte alla sede del Tuttinpiedi a Mestre, nel veneziano, in risposta al vile attentato messo in atto da alcuni fascisti la notte di Capodanno (l’esplosione di un ordigno aveva infatti portato al danneggiamento della vetrata e della saracinesca della sede del TIP che negli anni ha promosso un doposcuola per i bambini, incontri di informatica, iniziative No Tav e di informazione rispetto all’inquinamento del Villaggio San Marco e in solidarietà ai popoli oppressi). Compagni, residenti e solidali non si sono fatti intimidire e hanno dato vita ad un corteo spontaneo che, attraversando il quartiere, si è diretto verso il centro, con numerosi interventi al megafono e volantinaggi. Lo sbarramento delle camionette e delle forze dell’ordine in assetto antisommossa ha costretto dei partecipanti anziani, tra cui alcuni partigiani, ad interrompere la partecipazione al corteo che però si è diretto verso le piazze centrali della cittadina. Qui nel “centro-vetrina” dello shopping post natalizio sono proseguiti gli interventi e i volantinaggi e si è venuti a sapere che l’arrivo degli antifascisti ha fatto volatilizzare un banchetto di forzanovisti prontamente avvisati dalla polizia. Quattro fascisti si sono però materializzati davanti al presidio, rimediando qualche calcio in culo e venendo immediatamente protetti dalla polizia in antisommossa che si è schierata contro gli antifascisti e ha permesso ai quattro camerati di darsela rapidamente a gambe…

Il fascismo non passerà.

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