La Striscia #26 06/08/2014

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Anche oggi, con  La Striscia, alla 26esima puntata, ci siamo collegati con Gaza.

Khalil, del PCHR (Centro Palestinese per i Diritti Umani) ha descritto il disastro umanitario in cui si trova la Striscia: in tutta la zona vicino alla barriera di separazione tra Gaza e i territori occupati nel ’48 le case sono distrutte come se si fosse passati attraverso un terremoto dell’8 grado della scala Richter. Si parla di 100.000 persone che non hanno più un’abitazione, ed altre 150.000 cui serviranno da 3 a 6 mesi per riparare la propria casa gravemente danneggiata. Oltre ai morti, 1500 persone rimarranno disabili a causa delle aggressioni sioniste. Sono state bombardate fabbriche, fattorie, barche ed attrezzi dei pescatori, danneggiando in questo modo l’autosufficienza alimentare e manifatturiera della Striscia. Non sono da sottovalutare, inoltre, i necessari interventi di stampo psicosociale per alleviare i forti traumi della popolazione (soprattutto i bambini) che hanno vissuto questi drammi. Khalil conclude con un forte appello alla comunità internazionale perchè verifichi di persona la situazione di devastazione causata dalle forze di occupazione israeliane, ed agisca di conseguenza. Per quanto riguarda i colloqui al Cairo, ha sottolineato l’importanza di porre fine della punizione collettiva, rappresentata dall’assedio, verso la popolazione di Gaza; oltre che la necessità di liberare i prigionieri che erano stati liberati con lo scambio di Shalit e l’ultimo gruppo dei prigionieri pre-oslo, la cui liberazione era stata promessa da Israele all’ANP.

Durante l’intervento di Eba’a, blogger di Gaza, la connessione non era buona in quanto sulla Striscia continuano a volare droni che disturbano le comunicazioni, anche quelle via cellulare. Ci ha comunque fornito alcuni dati: 1875 persone ammazzate da Israele in quest’offensiva che ormai è durata purtroppo un mese, di cui 257 donne e 426 bambini. Considerando che nella striscia di Gaza il 70% della popolazione è composto da rifugiati (del ’48) appare ancora più drammatico il dato che un terzo della popolazione sia stato costretto ad evacuare le proprie case e in questo momento si trovi nei rifugi dell’UNRWA, nelle scuole, o per strada, mancando altro rifugio.  A settembre, inoltre, inizierà l’anno scolastico, e sarà necessario trovare un’altra sistemazione per le famiglie che al momento si sono rifugiate nelle scuole. Ha ribadito il fatto che la popolazione di Gaza supporta sempre più la Resistenza, e ha detto che probabilmente è anche per questo che Israele si sta vendicando.

Qui l’audio completo della trasmissione:

18:30:00-La Striscia – 26 – Diretta da-sulla Palestina-64kbps