La logistica è potere. Sulla lotta degli operai delle cooperative

da RadioCane

logisticaIn alcuni nodi della macchina capitalista s’intrecciano fili che mostrano uno spaccato estremamente significativo per comprenderne la trama.

Così è per l’intermondo della logistica. Luogo di transito della circolazione infinita della merce, snodo essenziale nel sistema di produzione postfordista e delle forme odierne d’estrazione del plus-valore. Punto di congiunzione tra le nuove infrastrutture della movimentazione merci (Tav, autostrade, bretelle, cinture…) e le cattedrali del consumo e della distribuzione. Luogo intermedio dei flussi con una sua specifica forma intermedia di sfruttamento del lavoro: l’apparato criminale delle cooperative. Punto d’approdo delle tortuose vie dell’immigrazione attraverso il ricatto permanente delle mafie, delle leggi, della polizia.

Ma anche, ormai da alcuni anni, centro in espansione di alcune lotte che, cominciate nell’hinterland milanese, si stanno diffondendo in tutta Italia. Lotte in cui la vertenzialità sindacale mostra la sua ragion d’essere, ma anche i suoi limiti. Lotte che comunque infastidiscono i padroni. Lo dimostrano le cariche e lo zelo di polizia e carabinieri. Lo dimostra un recente foglio di via da Piacenza, ai danni di un militante del Si Cobas, a causa della sua presenza nelle lotte locali. Un fatto la cui gravità non andrebbe sottovalutata.

Anche in vista dello sciopero nazionale della logistica, indetto per il 22 marzo 2013, abbiamo discusso con Fabio, un compagno del SiCobas, di questi molteplici aspetti dell’intermondo tra gli uomini e le cose.

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