Il C.I.E. di Ponte Galeria in rivolta

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Ci colleghiamo con Ponte Galeria, Roma, per raccogliere la vigorosa voce di chi si è ritrovato sabato 5 settembre davanti al C.I.E. locale a portare la propria solidarietà ai reclusi nella struttura. In vista del presidio le guardie del Centro hanno costretto i prigionieri a rientrare nelle proprie celle con l’uso della fora fisica e dei cani. Questo fatto, sommato alle condizioni degradanti in cui i migranti si trovano a vivere, ha fatto esplodere la rabbia dei detenuti che hanno messo in piedi varie forme di resistenza fra cui piccoli incendi, battiture e fughe sui tetti. Questo circa un’ora prima che i solidali arrivassero al presidio, dove ad accogierli hanno trovato un’ingente schieramento di polizia. Il tentativo di rendere vano il contato fra manifestanti e detenuti si è però miseramente infranto di fronte alla potenza espressa sia da dentro che da fuori le mura del Centro di Identificazione ed Espulsione.

L’assenza di rispose della desta razzista e della sinistra finto-assistenzialista anche questa volta ha dovuto fare i conti con persone non disposte a chinare la testa davanti a un sistema che prima razzia e devasta le loro terre e poi li condanna come criminali.

Di Seguito l’intervista       ponte galeria 5set