Federico Aldrovandi – dirette dalle iniziative

Zona-del-silenzio_h_partbInterviste sul ciclo di iniziative in occasione del nono anniversario della morte di Federico Aldrovandi avvenuta il 25 settembre 2005 per mano di 4 poliziotti. Questi sono stati reintegrati in servizio presso le città di Tarvisio, Vicenza e Venezia. Per tale ragione i compagni presenti nelle diverse città hanno ritenuto importante coordinare alcune iniziative sia di memoria sia di denuncia proprio in occasione dell’anniversario del decesso del ragazzo.

 

Diretta da Vicenza
Un compagno di Vicenza presenta l’iniziativa del 26 setttembre ai microfoni di Radiazione. Questo presidio assume un significato molto particolare, visto che Vicenza vive sotto un costante assedio militare per via della presenza di due enormi basi militari U.S.A.  A tal proposito, non è da sottovalutare il fatto che uno dei quattro assassini di Federico sia stato reintegrato proprio in una simile città, rispetto alla quale il compagno spende alcune riflessioni. Da fonti dirette abbiamo poi appreso che l’iniziativa, svoltasi in centro città, è stata partecipata da circa una cinquantina di solidali provenienti da varie città del Veneto e del Friuli. Durante il presidio, sono stati fatti diversi interventi al microfono, sono stati diffusi volantini di denuncia in maniera da sensibiliare i passanti  ed è stata esposta una mostra autoprodotta sui vari casi di omicidi di stato. La risposta da parte della cittadinanza è stata positiva e la presenza del nutrito gruppo di solidali ha suscitato l’interesse e la curiosità di varie persone, che si sono accostate in prossimità del presidio.

Vicenza

Diretta da Tarvisio

” !ATTENZIONE!
INFORMAZIONE DI PUBBLICA UTILITA’
-UN OMICIDA IN CITTA’-

Quella notte, durante quello che doveva essere un normale controllo di polizia, Federico, un diciottenne che stava tornando a casa dopo una festa, fu immobilizzato e picchiato da quattro poliziotti fino a procurargli l’interruzione della respirazione, e il conseguente decesso.
Nonostante i depistaggi, le retoriche istituzionali, la solidarietà ai quattro assassini dimostrata più volte dai colleghi e dal SAP (sindacato autonomo di polizia), la vicenda, grazie anche alla caparbietà dei familiari di Federico, è riuscita a uscire pubblicamente per ciò che è stata: un omicidio compiuto deliberatamente da quattro sadici in divisa.
Il gran parlare della vicenda, che ha fatto da apripista per denunciare molti casi di abusi e di omicidi perpetuati dalla Polizia italiana, ha determinato che il Tribunale condannasse i quattro agenti, anche se con pene poco più che simboliche e reintegrandoli in servizio in altre città con altre mansioni.
Poiché non confidiamo in una giustizia che usa la stessa polizia per legittimarsi, torturando e uccidendo, vorremmo cogliere l’anniversario dell’uccisione di Federico per porre alcune riflessioni, volte a dare uno sguardo d’insieme sul ruolo che il dispositivo di polizia ha oggi.”

Tratto dal volantino diffuso durante l’iniziativa a Tarvisio

diretta da Tarvisio

Diretta da Venezia
Il compagno ci presenta le iniziative previste in città, nello specifico un volantinaggio al mercato di Marghera previsto per sabato 27 settembre, e fa delle riflessioni sulla sempre più capillare presenza di forze di polizia nelle nostre città.

Venezia