Death in the Wind

morte e soldi.gif
La liberalizzazione selvaggia nel mondo delle telecomunicazioni promulgata dall’ex-ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri, fa sentire i suoi effetti nefasti anche a Padova, più precisamente nel quaritere Sacra Famiglia. Quartiere in cui martedì 6 maggio è sorta improvvisamente un’antenna della Wind di 25 metri, a pochi passi da abitazioni e scuole (la prima casa dista 8 metri e a 50 è situato un asilo). Il tutto alla totale insaputa degli abitanti, che già dieci anni fa avevano lottato, vincendo, contro la costruzione, nel medesimo luogo, di un’altra antenna, stavolta della Tim. I lavori sono stati avviati senza alcun preavviso, arrivando a nascondere la base dell’antenna in un capannone. A chi veniva a chiedere delucidazioni i responsabili del cantiere fantasma hanno risposto che si trattava di lavori per risistemare l’impianto fognario.
La risposta degli abitanti del quartiere non si è fatta attendere, si è immediatamente costituito un comitato contro l’antenna organizzato dagli abitanti stessi ed autonomo dai vari partiti politici, che in tempo di amministrative non hanno esitato ad andare, armati di grandi promesse, a sfruttare la mobilitazione per fare un pò di propaganda pre elettorale.
Il candidato sindaco Massimo Bitonci ha dichiarato addirittura, che in caso vennisse eletto, rimuoverebbe subito l’antenna, dimenticandosi però che il tutto è stato fatto a norma di legge.
Il comitato rimane però indipendente e attivo nel dichiarare il proprio no a quest’opera dall’enorme tasso di nocività.
Riportiamo l’intervistà ad un abitante del quartiere.

comitato no antenna Padova