Comunicato della redazione di RadiAzione 13 dicembre

Domenica 9 dicembre Radiazione ha organizzato un pranzo di autofinanziamento per far fronte alle spese che la radio è costretta ad affrontare.

Tale pranzo si sarebbe dovuto inizialmente tenere agli impianti sportivi di Limena, in un aula comunale da noi prenotata con circa un mese d’anticipo. Ai fatti il suddetto pranzo si è tenuto in piazzetta Toselli a Padova, grazie all’ospitalità dell’Associazione Nicola Pasian.

Questo perché a cinque giorni dal 9 il sindaco di Limena, Giuseppe Costa, adducendo ridicole scuse, ci ha negato l’aula, per poi ammettere che tale azione gli era stata consigliata nientemeno che dalla Digos di Padova.

In questa fase in cui sempre più frequentemente vediamo lavoratori, disoccupati, precari e studenti scendere nelle piazze per lottare contro tagli, riforme e sfruttamento che padroni e governi ci vogliono far mangiare per farci pagare la loro crisi, non ci stupisce che la repressione cerchi da un lato di fermare queste lotte e dall’altro di mettere a tacere chi a queste lotte prova a dar voce.

Infatti la gestione clientelare delle sale comunali, che vede sistematicamente negare gli spazi a tutte quelle associazioni che non fanno riferimento a partiti istituzionali o sindacati, dimostra la grande paura nei confronti di qualsiasi forma di organizzazione che non rientri nei loro canali e che quindi non può essere da loro controllata e usata. Pertanto non ci stupisce nemmeno che invece da nord a sud le amministrazioni comunali, di qualsiasi colore esse siano, in alcuni casi non solo concedino ma regalino spazi pubblici ad organizzazioni fasciste come Forza Nuova o Casapound, con la loro “innovativa” ideologia fascista.

Spesso sentiamo dalla voce di chi lotta, che sia per il posto di lavoro o per il diritto alla casa, delle pressioni che subiscono per essere messi a tacere o per essere usati a scopi elettorali dai potenti di turno. Radiazione nei suoi primi due mesi di attività ha rilanciato la voce di tutte quelle realtà in lotta, che vengono sistematicamente messe a tacere, ignorate e/o demonizzate perchè in conflitto con interessi di banche, partiti e padroni, perchè auto-organizzate al di fuori di partiti e sindacati. Abbiamo cercato di promuovere il più possibile la diffusione di mezzi autonomi di comunicazione, utilizzando macchine e programmi accessibili a tutti sia per quanto riguarda le conoscenze tecniche sia per l’aspetto economico.

Tutto questo non rientra a quanto pare in ciò che è “democraticamente” lecito fare, così noi, come tante altre realtà attive in questo senso, abbiamo dovuto fare i conti con chi cerca costantemente di mettere i bastoni tra le ruote a chi rilancia un’alternativa all’esistente.

Perché alla base del nostro agire c’è il rifiuto di delegare ai media ufficiali, che giocano per i padroni un ruolo importante per il mantenimento del controllo sociale, la gestione dell’informazione e c’è la volontà di mettere in campo una controparte a chi racconta che il controllo è sicurezza, che lo sfruttamento è flessibilità, che la guerra è pace e che la vendita di merci è progresso.

Pensiamo sia necessario rompere con la fruizione passiva di informazioni per sostituirla con una collaborazione attiva tra chi sta davanti al microfono e chi ascolta, con scambi di informazioni, idee, esperienze di lotta per unire dove i padroni ci vogliono divisi e deboli.

Questo è il tipo di legame che proviamo a intessere con chi ci segue ed è proprio grazie a questo tipo di legame che siamo riusciti a mantenere l’appuntamento del pranzo, a cui molte persone hanno partecipato, ed è a loro che va il nostro più sentito ringraziamento.

 Per gli altri invece, sappiate che il contagio è iniziato è non sarà tanto semplice fermarlo!

La redazione di RadiAzione

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